GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LE MINE | Sabato 1 Aprile
ore 17.00
Libreria “Odòs” Vicolo della Banca n. 6
Renata Capria D’Aronco
Presidente del Club per l’UNESCO di Udine
Introduzione
Daniele Vianello
Esperto in ricerche su Mine e Armi
Giornata Internazionale contro le Mine
Gustavo Caizzi
Ingegnere navale, Autore del Volume “Regio Sommergibile Jalea”
L’affondamento del sommergibile Jalea dovuto allo scoppio di una mina subacquea
Antonello Adriano Quattrocchi
Componente del Direttivo Regionale Friuli Venezia Giulia della LIDU (Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo), Membro FIDH (Federazione Internazionale dei Diritti dell’Uomo) ONU, Delegato ai Diritti dell’Uomo del Club per l’UNESCO di Udine.
La LIDU e le Mine
- GIORNATA INTERNAZIONALE IN RICORDO DELLE VITTIME DELLA SCHIAVITÙ’ E DEL COMMERCIO DI SCHIAVI TRANSATLANTICO | Venerdì 24 Marzo 2017
anche
- GIORNATA MONDIALE DELLA ZERO DISCRIMINAZIONE
- GIORNATA INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETÀ CON I DETENUTI E
GLI SCOMPARSI
- ore 17.00
Libreria “Odòs”Vicolo della Banca n. 6
Renata Capria D’Aronco
Presidente del Club per l’UNESCO di Udine
Introduzione
Francesca Romana Rossi
Giornalista, Presidente Provinciale della LIDU (Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo) Membro FIDH (Federazione Internazionale dei Diritti dell’Uomo) ONU, Vicepresidente del Club per l’UNESCO di Udine
Comunicazione
Antonello Adriano Quattrocchi
Componente del Direttivo Regionale Friuli Venezia Giulia della LIDU (Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo), Membro FIDH (Federazione Internazionale dei Diritti dell’Uomo)/ONU, Delegato ai Diritti dell’Uomo del Club per l’UNESCO di Udine.
La LIDU e il dramma delle vittime della Schiavitù e del commercio di Schiavi
Giorgio Peressotti
Esponente del Ce.V.I. (Centro di Volontariato Internazionale)
Vecchie e nuove Schiavitù
GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA | Mercoledì 22 Marzo 2017
ore 17.0- Libreria “Odòs” Vicolo della Banca n. 6
Renata Capria D’Aronco
Presidente del Club per l’UNESCO di Udine
Introduzione
Adriano Conti
Presidente del “Comitato Volo Friulano - FVG”. Architetto e Urbanista, Esperto in Portualità Turistica e Navigazione Interna, Delegato all’Ambiente del Club per l’UNESCO di Udine
Laghi, fiumi canali: le “autostrade” della Preistoria e della Storia
Amerigo Cherici
Architetto, Coordinatore del Gruppo Paesaggio del Club per l’UNESCO di Udine, Autore del libro "Aquileia - Quadri da un Parco Archeologico”
Il sistema idromorfologico nel Piano paesaggistico della Toscana
Maurizio Tondolo
Coordinatore delle Attività dell'Eco-museo delle Acque del Gemonese
Il Fiume (Tagliamento) e il Campo (di Osoppo-Gemona)
Giuliana Sgobino
Docente di Lettere ed Esponente del Club per l’UNESCO di Udine
Marble blu = marmo blu
GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA | martedì 21 marzio
Martedì 21 Marzo 2017- ore 17.00
Libreria “Odòs” Vicolo della Banca n. 6
Renata Capria D’Aronco
Presidente del Club per l’UNESCO di Udine
Introduzione
Pietro Mastromonaco
Scrittore, Delegato alla Letteratura del Club per l’UNESCO di Udine
Possibili ruoli della Poesia. La “Ginestra” di Giacomo Leopardi, come poesia della pace, della solidarietà e della Tolleranza. Delineazione e lettura di passi
Gabriele Cragnolini
Ispettore del Corpo Forestale del Friuli Venezia Giulia, Presidente Italia Nostra - Sezione di Udine
La Motta di Savorgnano, un bosco per gli Udinesi
Letture a cura di:
Giuseppe Capoluongo
Geometra, poeta, scrittore di origine napoletana, udinese di adozione, Esponente del Club per l’UNESCO di Udine
Adriano Nascimbeni
Avvocato,già difensore civico della città di Udine, poeta e narratore in italiano e in friulano
Lucia Miorini
Di Anduins [(Comune di Vito d’Asio (PN)], diplomata con frequenza all’Università degli Studi di Udine (Beni Culturali), autrice di poesie in italiano e in friulano "asìno”
Marinella Rosin Beltramini
Maestra, Poetessa e Narratrice di origine umbra, vive a Pordenone
Riconoscimento Internazionale “Udine Città della Pace” 2017 - XVII Edizione
Il 2000 fu proclamato dalle Nazioni Unite “Anno Internazionale della Cultura della Pace”, su iniziativa dell’UNESCO
Il 17 dicembre 2000, Piazza G. Matteotti (già Piazza San Giacomo, il “Salotto di Udine”) venne proposta - da oltre un centinaio di cittadini udinesi, in particolare giovani - quale “Monumento Simbolo di Pace”. (v. retro del foglio: targa posta nel lato Ovest della Piazza).
Il Club per l’UNESCO di Udine prosegue nel portare il proprio apporto alle iniziative assunte sul territorio relativo al “Friuli Storico” (dalle Alpi al Mare, dal Livenza al Timavo), del proposito dell’UNESCO: la promozione della Pace attraverso la cooperazione intellettuale.
Il Club di Udine mira, pertanto, a sottolineare e a rinnovare il messaggio dell’impegno per la cultura della Pace e della non-violenza, accanto al riconoscimento e alla condivisione dei diritti, e quindi dei doveri, universali, con attenzione speciale nei riguardi delle giovani generazioni, proponendo - in sintonia con altre agenzie educative - la riflessione e la concreta interiorizzazione dei principi universali dell’Organizzazione Internazionale - che da oltre tre decenni contraddistinguono l’obiettivo e il contenuto dell’azione del Sodalizio udinese - tramite un approccio, nell’ottica dell’UNESCO, verso il mondo ed i suoi abitanti, basato sul rispetto della dignità umana, sulla libertà di espressione, di parola e di culto, sulla democrazia e quindi la Pace.
A proseguimento del primo Decennio dedicato alla Pace proclamato dall’ONU e dall’UNESCO, nel 939° anniversario dell’atto di nascita della Patria del Friuli - Patrie dal Friûl - (Il 3 aprile 1077 l’imperatore Enrico IV istituì lo Stato Patriarcale friulano e con esso l’antesignano Parlamento moderno d’Europa, uno dei primi esempi di Parlamento al mondo), il Club per l’UNESCO di Udine, in accordo con i Club per l’UNESCO di: Aquileia (UD), Gorizia, Venezia e Rivamonte Agordino (BL), indice la diciasettesima Edizione del Riconoscimento “Udine Città della Pace”, con l’intenzione di porgere un segno di stima a persone, Associazioni, Istituzioni o Enti che si siano distinti, in loco e oltre (nel territorio italiano e all’estero), in attività di testimonianza e di promozione di valori relativi alla Pace, negli ambiti di: Educazione, Scienza, Cultura, Comunicazione.
Il Riconoscimento “Udine Città della Pace”, conferito, fino al 2011, presso il Salone del Parlamento della Patria del Friuli, nel Castello di Udine, (dove si riuniva il Consiglio della Patria del Friuli, durato fino all’occupazione napoleonica del 1797), anche nel 2017 verrà consegnato in “Sala Ajace” di Palazzo D’Aronco (Piazza Libertà), costruito fra il 1911 e il 1925 ad opera dell’architetto friulano Raimondo D’Aronco.
L’evento avrà luogo nella giornata di Venerdì 15 Dicembre 2017, alle ore 17.00, diciasettesimo anniversario dell’intitolazione di Piazza Matteotti (già Piazza San Giacomo, il “Salotto di Udine”), a “Monumento Simbolo di Pace”.
COMITATO ORGANIZZATORE E SEGRETARIATO GENERALE
Le candidature al Riconoscimento (corredate da curricolo) segnalate da persone, Associazioni, Enti e Istituzioni vengono protocollate dal Segretariato Generale del Club che ha compiti di coordinamento e di assistenza nella messa a punto e nello sviluppo del Progetto, cura l’accoglienza delle proposte trasmesse e le sottopone all’analisi del Comitato Organizzatore.
Il Comitato Organizzatore del Club per l’UNESCO di Udine, ideatore e organizzatore dell’iniziativa, opera presso la sede legale del Club, sita in Udine, via Solferino, 7 (cell. 330.241160; tel./fax 0432.521124; clubunesco_udine@libero.it; www.udineclubunesco.org).
Le proposte vanno inviate al Club entro il 2 ottobre 2017 (Giornata Internazionale della Non-Violenza).
Renata Capria D’Aronco
Presidente del Club per l’UNESCO di Udine
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Nell’anno 2000 un centinaio di cittadini udinesi - in particolare giovani - proposero Piazza “G. Matteotti” (già Piazza San Giacomo, il “Salotto di Udine”), come “Monumento Simbolo di Pace”
Il 17 Dicembre 2000, a Udine, avvenne la cerimonia per il riconoscimento del Monumento “Messaggero di una Cultura di Pace”
17.XII.2017: 17° ANNIVERSARIO della Cerimonia di apposizione della Targa
Principi che stanno alla base del Programma coordinato da Marialuisa Stringa, [Segretario Generale della FICLU (Federazione Italiana Club e Centri UNESCO), durante la presidenza di Tullio Tentori],: nello spirito che l’UNESCO e la Commissione Italiana raccomandano, come è stato sempre indicato ai Club interessati all’ambito riconoscimento, “è fondamentale che il monumento o sito riconosciuto continui a realizzare la sua missione di Pace attraverso programmi, iniziative, conferenze, incontri di formazione volti a costruire la Pace”.
Il programma “Monumenti Simboli di Pace”, creato dall’UNESCO in occasione dell’Anno per la Cultura di Pace, intende affermare che il luogo o il sito indicato, in forza del messaggio che sa offrire, sul territorio, agli abitanti tutti, in particolare ai giovani, deve avere rappresentato e continuare a rappresentare tuttora - un significato di Pace, avvertito come tale dai cittadini ai quali il Bene indicato ‘appartiene’ simbolicamente. Il valore artistico non rappresenta elemento determinante. Ciò al fine di non ingenerare l’interpretazione che il sito o il monumento sia stato dichiarato dall’UNESCO Governativo “Patrimonio Mondiale ” e non sia invece - ed esclusivamente - “simbolo e testimonianza di Pace” nel passato, nel presente e impegno per la perenne costruzione di una cultura di Pace”.
Centodue anni dopo la Grande Guerra, trentatrè anni in seguito alla Dichiarazione sul Diritto dei popoli alla Pace sancito dall’Assemblea Generale (con la Risoluzione 39/11 del 12 Novembre 1984) e ventotto anni dopo il lancio, da parte dell’ONU e dell’UNESCO, del concetto di “Cultura della Pace.