L'INSERIMENTO DEL COLLIO-BRDA NELLA LISTA PATRIMONIO UNESCO | sabato 3 settembre 2016
video e articolo sul convegno 'Due Nazioni frontaliere si incontrano (..)' | Ruttars (Dolegna del Collio) , sabato 18 aprile
Avvio ufficiale dei lavori per la candidatura del Collio goriziano italiano e sloveno a patrimonio mondiale dell’umanità in seno all’Unesco: è stato firmato il protocollo d’intesa che per la prima volta coinvolge con un unico documento di programmazione tutti gli attori interessati.
La sottoscrizione si è svolta ieri nelle cantine Jermann di Ruttars, nell’ambito del raduno nazionale dei Club e Circoli Unesco che si è tenuto in questi giorni a Gorizia. L’assemblea, che si conclude oggi, in quattro giornate non solo ha creato l’occasione per fare importanti riflessioni sulle relazioni internazionali e sulle risorse da valorizzare, ma anche di compiere un passo decisivo per coordinare i gruppi di lavoro che da qui a un anno presenteranno il dossier per la candidatura a Roma. Nella capitale infatti verranno approntate le prime valutazioni per un’entrata di Collio e Brda nella cosiddetta “ Tentative list”.
«L’obiettivo ora è individuare i tecnici che si occuperanno dei diversi ambiti su cui puntare. Ci saranno vari gruppi, perché tanti sono gli aspetti da valorizzare: geomorfologici, rurali, culturali, tradizionali, enogastronomici, paesaggistici, architettonici, geografici, ambientali» spiega il sindaco di Dolegna Diego Bernardis. Il suo Comune e quello sloveno di Brda sono i due principali soggetti che hanno lanciato l’iniziativa, cui partecipano, anche come firmatari, Cormòns, Capriva, San Floriano, Mossa, Farra, San Lorenzo, la Regione, la Provincia di Gorizia, la Camera di commercio di Gorizia, la Fondazione Carigo, i due club Unesco di Gorizia e Udine e due ministeri sloveni (cultura e ambiente).
Tutti questi soggetti in un secondo momento stabiliranno che quote finanziarie assegnare al progetto, mentre da ieri sono stati stabiliti gli impegni per la progettazione e la promozione di una strategia comune. La Slovenia in questo è già più avanti, avendo già avvallato l’iniziativa a livello nazionale. Nei prossimi step c’è pure una presentazione a Lubiana della candidatura, mentre ieri pomeriggio il raduno Unesco ha discusso il tema nel castello di Dobrovo, dopo l’incontro internazionale “Due nazioni frontaliere si incontrano. Un esempio di convivenza pacifica per un progetto comune: Collio/Brda”.
Da qui in poi, se tutto andrà bene, a febbraio la candidatura sarà presentata e entro ottobre 2016, a Roma, verrà presa una decisione. Se sarà positiva, potrebbe portare al riconoscimento del Collio italo-sloveno come patrimonio dell’umanità entro 4-5 anni. Rimane inteso che, per quanto sia una proposta congiunta, potrebbe risultare più vantaggioso che la presentazione della candidatura venga fatta dalla parte slovena.
Sono infatti tanti i siti italiani in lizza.
articolo di Emanuela Masseria (Messaggero Veneto)
informazioni sul progetto di candidatura del Collio e di Brda
alla Tentative List UNESCO al sito www.collio-brda.com