7 Giugno 2013 - Personaggi di Tiziano e Picasso letti da un ritrattista d’oggi, di Giovanni Cavazzon
7 Giugno 2013 - conferenza
Personaggi di Tiziano e Picasso letti da un ritrattista d’oggi,
di Giovanni Cavazzon
in collaborazione con l’Associazione Culturale Licinianavi invitano alla conferenza
Personaggi di Tiziano e Picassoletti da unritrattista d’oggi
di Giovanni Cavazzon
Telecom Future Centre, Campo San Salvador 4826, Venezia
Con il patrocinio di:
Regione del Veneto, Provincia di Venezia,Club Unesco di Venezia e di Udine
vin d'honneur offerto da:Cantina Produttori di Cormòns
- ingresso libero -
Info: 333 954.00.78 – jo@giovannicavazzon.it - www.giovannicavazzon.it
■ Il M° Giovanni Cavazzon è promotore di questa conferenza con cui fornisce allo spettatore una chiave di lettura dei ritratti da un punto di vista particolare, quello del ritrattista. Scopo delle sue parole è quello di eliminare malintesi sul significato del ritratto, spesso ridotto al mero riscontro fisionomico (“sembra una foto”, si sente spesso dire).Attraverso la “lettura” di alcuni dei ritratti di due grandissimi interpreti, egli avvia verso la compprensione della ricerca psicologica ed estetica dell’opera, fino a mettere in diretta relazione opere apparentemente diverse come gli autoritratti di Tiziano (1565) e Picasso (1965), o i ritratti di Ranuccio Farnese (1541) e Maja (1938).“Un ritratto, come ogni buon biografo, ci racconta della persona, della sua disponibilità al mondo, delle sue aspirazioni e insieme del suo status sociale, dell’ambiente famigliare, del ruolo che la società gli ha assegnato. I ritratti psicologici (quelli che vanno oltre l'aspetto fisionomico) vanno letti con attenzione: uno sguardo, una piega amara, una pensosità disarmante, un’aria di sfida, un’acconciatura, un accessorio, ci raccontano molto; e più del personaggio che della persona.” (da: “Ri/tratti” di Giorgio Belledi, regista teatrale) Di quest'arte Giovanni Cavazzon è maestro, come dimostra la sua vasta attività di ritrattista, di cui vi è stata anche una rassegna presso il Castello Sforzesco di Milano (2007). In buona sostanza, il ritratto è un modo per entrare nelle persone, per indagare tra i vari strati sociali: è di fatto lo studio di una società e di un costume ■